“Trasformare un possibile no in un probabile sì”.

Questo è il più grande valore di un CV redatto a regola d’arte, come dice la nostra esperta Annalisa Santomauro in un video che potrai vedere molto presto, se ti registrerai a Portale Tirocini qui.

Abbiamo già affrontato questo argomento ne “Le 10 leggi immutabili che determinano il successo in un colloquio di selezione”.

Il CV è un condensato di valori, esperienze e competenze da cui un imprenditore o un selezionatore devono poter trarre tutti i dati necessari a una scelta valida.

Questo è chiaro.

A molti non risulta ancora chiaro perché bisogna inserire interessi e passioni nel proprio curriculum vitae.

A chi interessano gli interessi? (perdona il gioco di parole).

Al contrario di ciò che si può pensare le passioni e gli sport forniscono informazioni importanti sulle attitudini di una persona.

Un buon selezionatore sa interpolare questi dati con altri per elaborare un identikit corretto.

Per questo motivo, in questa sezione del CV (come in tutte le altre, del resto) bluffare non è la strategia più intelligente.

Vale sia quando i dati vengono elaborati da un algoritmo, sia quando a leggere il CV è un selezionatore in carne e ossa.

Il CV deve essere attraversato da una linea di coerenza valoriale. Puoi anche aver svolto esperienze professionali molto diverse tra loro, aver frequentato corsi di formazione senza attinenza l’uno con l’altro, ma se sei stato sincero, un bravo selezionatore e un ottimo sistema automatizzato sanno esattamente dove collocarti, un po’ come il Cappello Parlante di Harry Potter.

Quindi, inserisci le passioni, gli sport e gli hobby che dicono tanto di te.

Se da anni fai sport in una squadra, è probabile che tu sia un potenziale professionista capace di legarsi emotivamente a una causa e lavorare in gruppo ad un obiettivo.

Se ami gli scacchi è probabile che tu sia una persona riflessiva e ponderata nelle scelte. Potresti essere perfetto in una mansione in cui il “decision making” è importante.

Se vuoi lavorare nel marketing e nella comunicazione creativa e non ami leggere, guardare film e serie e viaggiare, dove prendi l’ispirazione per elaborare i contenuti?

Insomma, siamo innanzitutto persone, prima di professionisti.

Quello che amiamo dice tanto (non tutto) di noi. Impariamo a comunicarlo con efficacia e sincerità.

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