Convincere il “boss” a puntare su di noi per lo sviluppo della sua azienda, ci apre le porte della crescita, degli obiettivi raggiunti e, perché no, degli aumenti di stipendio. 

Ma come ci si può rendere indispensabili e insostituibili?

Con una singola attività, capace di rendere visibile la tua proattività e il tuo attaccamento emotivo alla causa. 

La vendita.

Cosa c’entra la vendita con la permanenza a lungo sul posto di lavoro?

Potresti rispondermi così. In effetti le attività di vendita si circoscrivono a una piccola parte delle mansioni di cui si compone l’intero mondo del lavoro.

Invece, la vendita riguarda un campo di applicazione molto più ampio.

La vendita è una competenza che si pone proprio sul confine tra hard e soft skills.

Chi sa vendere, sa ribadire le proprie idee con convinzione ed efficacia. 

Vendiamo ogni volta che convinciamo gli amici a preferire la pizza al sushi; abbiamo venduto da piccoli, quando abbiamo convinto i nostri genitori a comprarci la playstation; vendiamo ogni volta che convinciamo qualcuno a seguirci in un progetto.

La vendita è condivisione degli obiettivi con gli altri.

Saper vendere le proprie idee al proprio superiore diventa una competenza centrale a questo punto. 

A volte basta una singola buona idea.

Poi, va comunicata al capo con inventiva e intraprendenza.

I bravi capi apprezzano l’inventiva e l’intraprendenza dei loro collaboratori. 

Se poi sono bravissimi, indicano sempre dei momenti di condivisione di progetti o iniziative. 

Il capo invidioso e geloso dei suoi dipendenti più brillanti è ormai una falsa credenza. L’età anagrafica delle figure gestionali si sta abbassando e, in generale, il grado di formazione trasversale sul tema si sta innalzando.

Le aziende vive hanno tutto l’interesse a legarsi con persone proattive e brillanti. 

Se le nostre idee non vengono prese in considerazione non è perché il nostro superiore è invidioso.

Probabilmente non erano buone come speravamo, oppure non abbiamo saputo “venderle” nella maniera corretta. 

Come comunicare una buona idea?

La prima cosa che dobbiamo imparare a fare, quando pensiamo di avere una buona idea in mente, è comunicarla con convinzione. Perché se dimostriamo di crederci poco, non avremo alcuna speranza di ottenere la considerazione del capo. Il che non vuol dire, ovviamente, che questo sia sufficiente. Per non compiere passi falsi, occorre pianificare tutto con attenzione ed arrivare con un progetto credibile e ben strutturato

Possiamo scriverlo in maniera strutturata, oppure anche su un pezzo di carta.

L’importante è essere consapevoli degli step necessari che ci portano a presentare l’idea con convinzione.

Questo ovviamente dipende dal settore professionale in cui ci troviamo. Tema che ci porta ad un’altra domanda frequente:

Vendere una buona idea vale in tutti i settori professionali?

Assolutamente sì. Vale nella logistica, nel settore amministrativo, nella vendita al dettaglio, ovunque.

Ci sono sempre situazioni in cui mostrarsi proattivi e brillanti, vendendo una buona idea può fare la differenza.

Ricorda, comunicare una buona idea è divertimento.

Attenzione, non parlo del divertimento da discoteca o di una giornata al mare. 

Parlo della soddisfazione continua ed entusiasmante che fluisce dall’attività di condivisione dell’idea con i propri capi.

Tutti i lavoratori devono trovare la bellezza nascosta nel proprio mestiere e renderla motore delle proprie attività. 

Vendere significa trasferire qualcosa di meraviglioso ad una persona. 

Il divertimento sta nel vedere che le proprie idee camminano sulle gambe dei propri colleghi.

E poi?

Il passo successivo è ribadire, sempre con garbo e prudenza, la paternità della propria idea, cercando un modo di rivestire una posizione di responsabilità nella sua attuazione. 

I capi ammirano le assunzioni di responsabilità, perché la loro vita si basa esattamente su quello: decisioni e responsabilità. Sapere di poter delegare una parte di responsabilità a qualcuno concorre a creare il processo di costruzione della fiducia, imprescindibile per il proprio percorso di crescita in azienda. 

Infine, un ultimo consiglio. 

Non trovare mai punti di arrivo, ma solo punti di partenza. 

Ogni risultato è un trampolino di lancio verso una nuova opportunità di crescita.

Non sprecare tempo e lavora subito alla tua prossima buona idea!

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