Capita spesso di imbattersi nella frase “eh ma i giovani non sono pronti ad entrare nel mondo del lavoro”.

Lo dicono alcuni imprenditori, convinti che nelle risorse “senior” possano esserci le competenze necessarie allo svolgimento delle mansioni più specializzate.

Certo, è chiaro che l’esperienza di un senior diventa necessaria in alcuni casi ed è anche chiaro che spesso si inseriscono risorse già “pronte” per accorciare i tempi destinati alla formazione di una nuova risorsa. 

Ma, quello che non bisogna dimenticare è che nolente o volente, i giovani sono il nostro futuro, e che bisognerebbe iniziare ad investire su di loro adesso, prima che sia troppo tardi. 

Quando si parla di mancata preparazione, a noi piace pensare che ci si riferisca soprattutto a difficoltà di tipo caratteriale. Nello specifico, alle insicurezze che caratterizzano i giovani di oggi. 

Giovani che spesso sono stati isolati, in maniera paradossale, dagli stessi programmi comunitari che ne hanno fatto una specifica categoria: “NEET”. 

Nel report “Neet Working” del Ministero delle Politiche Giovanili, si dice che in Italia i NEET siano quasi 3 milioni. Giovani dai 15 ai 34 anni che non studiano e non lavorano e non sono inseriti in percorsi formativi. 

Ciò sta a significare che esiste una platea enorme di ragazzi che ancora non è riuscita a definire il proprio percorso di carriera ed a trovare una situazione lavorativa stabile. 

Escludendo i casi riferibili a situazioni di profondo disagio sociale, non considerati in questa trattazione perché richiederebbero riflessioni di altro tipo, quello che ci chiediamo è come mai questi giovani non riescano a trovare lavoro. 

Come mai i giovani non riescono a trovare lavoro?

Riteniamo che da una parte, proprio a causa della definizione di “NEET” si sia creata nei giovani una sorta di aspettativa sulle politiche sociali per la quale manca la volontà ad attivarsi spontaneamente per cambiare il proprio status. 

“Ci pensa lo Stato, qualcosa mi faranno fare, sono un NEET”. 

Ciò a nostro avviso, ha contribuito all’impigrimento degli stessi giovani che trascorrono periodi della loro vita in attesa che qualcuno “li sistemi”.

Dall’altra però è anche vero che proprio a causa di quel pregiudizio in base al quale “i ragazzi non sono pronti…” le imprese si lasciano sfuggire una grossa opportunità per svecchiare i loro settori produttivi, per portare innovazione di pensiero e di processo all’interno delle aziende. 

Molti giovani, come quelli presenti su Portale Tirocini, hanno deciso di mettersi in gioco, hanno deciso di candidarsi come tirocinanti affinchè possano avere la possibilità di dimostrare quanto valgono e costruire il loro futuro lavorativo. 

Gli imprenditori, hanno pertanto il dovere di prenderli in carico e di formarli con l’intento di far crescere le proprie aziende ma anche di contribuire alla creazione di una generazione pronta e consapevole ad affrontare le nuove sfide evolutive che ci aspetteranno nei prossimi anni. 

I giovani sono il nostro futuro e come tale bisogna investire su di essi. 

Se gli imprenditori hanno il dovere di investire nei giovani, noi di Portale Tirocini abbiamo invece il dovere di supportare gli imprenditori in questo investimento. 

Come possiamo supportare gli imprenditori che decidono di investire sui giovani? 

Consapevoli delle reticenze che possono esserci legate alla paura di investire sulle risorse sbagliate, consapevoli del timore di sprecare tempo e denaro nella formazione di giovani che poi si rivelano non in linea con la scala valoriale dell’imprenditore, quello che possiamo fare è supportare l’imprenditore nella scelta dei suoi tirocinanti, riducendo al minimo il rischio di inserimento di una risorsa non idonea.

Portale tirocini è il primo servizio in Italia ad occuparsi di incontro tra domanda e offerta di Tirocini. 

L’obiettivo non è solo creare una matching automatizzato tra imprese e candidati, ma aiutare le prime a trovare il candidato più giusto.

L’unico modo per farlo è affidarsi alla selezione di Portale Tirocini. 

Se l’imprenditore investe sulla risorsa giusta, è incentivato a tenerla in azienda anche dopo il tirocinio, contribuendo in questo modo anche a risolvere l’annoso problema della disoccupazione giovanile. 

Se sei un imprenditore ed hai bisogno di forze fresche sulle quali puntare, contattaci https://www.portaletirocini.it/contatti/

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