Hai terminato il tuo percorso accademico, ti sei diplomato o laureato, e ora sei pronto a tuffarti nel mondo del lavoro!

Inizi a cercare, ma hai sempre una leggera ansia di non essere all’altezza, di non possedere le qualità tecniche e l’esperienza giusta per raggiungere la tanto agognata assunzione.

Semplicemente, senti di non essere in possesso delle carte giuste per ritagliarti un’opportunità.

Oggi sono qui per darti una pacca sulla spalla virtuale, rassicurarti e dirti che non è così!

Perché? Due parole: soft skills.

Cosa sono le soft skills? Sono tutte quelle competenze cosiddette trasversali, richiestissime dagli imprenditori e per niente legate alle hard skills, le competenze strettamente tecniche.

Fra queste, possiamo annoverare: empatia, problem solving, capacità di lavorare in team, comunicare efficacemente, avere un metodo per gestire il tempo e lo stress, e così via.

Secondo iCMS, azienda di software statunitense, le più richieste sono:

• Problem solving (richiesta dal 62% dei recruiter)
• Capacità di adattamento (49%)
• Gestione del tempo (48%)

Perché sono così importanti, e soprattutto come possiamo “esaltarle” in sede di colloquio?

Le soft skills si rivelano importantissime nel mostrare il tuo vero lato umano. Sono il modo per dimostrare alla persona che ti siede di fronte il motivo per cui deve assumerti.

Mentre le hard skills sono acquisibili nel tempo con studio e applicazione tecnica, le soft skills denotano la predisposizione personale, la motivazione, la voglia di intraprendere un percorso lavorativo che regali benefici a te lavoratore e all’azienda che sta scommettendo sulla tua persona.

Le aziende, nella costruzione dei loro team di lavoro, cercano prima di tutto “risorse umane”, nel più concreto senso dell’espressione: esseri umani che diventino una risorsa per la crescita aziendale.

Come fare per mostrare nel breve tempo del colloquio le tue soft skills?

Racconta con entusiasmo: stabilisci un legame con i selezionatori, raccontandogli casi pratici di problemi che hai risolto nella tua vita professionale e non; coinvolgili in esempi di occasioni in cui ti sei ritrovato a collaborare con altre risorse per raggiungere un obiettivo.

Prima di sederti, cerca nella tua memoria e individua questi “aneddoti”, ti serviranno per dimostrare davvero chi sei.

Ricorda: puoi imparare a conoscere e usare tutti i software del mondo, anche in modalità learning by doing; la motivazione, d’altro canto, fa parte di ciò che sei, e può partire solo da dentro di te.

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Ogni secondo perso è un terribile spreco di tempo che ti allontana dalla preziosa opportunità di avviarti alla carriera che sogni.

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